«Non possiamo pretendere che un africano sappia che in Italia, su una spiaggia, non si può violentare, probabilmente non conosce questa regola», una piccola anticipazione del libro “Le vite delle donne contano” in uscita il 5 settembre.
I dati britannici evidenziano una netta correlazione tra l’aumento delle violenze sessuali e l’aumento del numero degli immigrati: le vite delle donne contano?
È indispensabile una modifica della legge sulla cittadinanza in senso restrittivo: l’Italia ha naturalizzato terroristi, criminali delle baby gang multietniche e stupratori.
Nel mio nuovo libro “Le vite delle donne contano”, ho perfettamente documentato il doppio standard delle autorità britanniche, deboli con gli immigrati e le seconde generazioni, forti con i cittadini britannici autoctoni.
La protezione speciale (ex umanitaria) è un’anomalia solo italiana perché, negli altri Paesi Ue, non esiste o viene applicata in modo decisamente sporadico. Non solo: l’Italia è capofila per la concessione di cittadinanze mentre è fanalino di coda per i rimpatri.
I media italiani hanno ripetuto ossessivamente che gli immigrati traghettati dalle navi delle Ong sono un numero esiguo rispetto al totale degli sbarchi: è una bufala perché un immigrato partito dalla Libia su tre ha beneficiato del servizio traghetti dei sedicenti umanitari.
Il primo ministro britannico Starmer e i media parlano di fake news all’origine delle rivolte anti immigrazione nel Regno Unito: vi spiego le vere cause.
Un nuovo capitolo si aggiunge al mio libro “La morale sinistra”: il giustizialismo del Pd in merito al caso Toti.
«In guerra, la verità è la prima vittima», affermava Eschilo. Ormai la vera guerra si combatte sul campo dell’informazione con fact checker e intelligenza artificiale dem.
Pure la scienza è stata ignorata: la potenza media dei pugni è del 162% maggiore in coloro che hanno attraversato la pubertà maschile rispetto a quella delle femmine.