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Roma, 18 set – Ora i governi di sinistra del Regno Unito e della Germania chiudono i confini nazionali all’immigrazione clandestina. La decisione del cancelliere Olaf Scholz arriva dopo la mattanza a colpi di coltello avvenuta a Solingen, commessa dall’immigrato sedicente siriano Issa al H. e rivendicata dall’Isis, e dopo le sconfitte elettorali subite dai partiti della maggioranza di governo.
Dopo il massacro delle bambine a Southport perpetrato dal 17enne Axel Rudakubana, ruandese con cittadinanza britannica, e le conseguenti rivolte anti immigrazione, il primo ministro Keir Starmer si è reso conto che l’accoglienza indiscriminata può portare il Paese a una guerra civile. Probabilmente ha pure capito che la repressione delle manifestazioni contro gli immigrati non era sufficiente a frenare l’ondata di malcontento.
I dati sull’emergenza criminalità d’importazione
Nel libro “Le vite delle donne contano”, disponibile nelle librerie e sul mio sito, ho riportato le statistiche sconvolgenti dei reati commessi dagli immigrati in Italia e in altri Paesi europei, troppo spesso taciuti per non indispettire il politicamente corretto e per non svelare il fallimento della società multiculturale.
In Italia, nel 2023, il 26% degli omicidi di donne ha visto come autore uno straniero. Dei 165 omicidi di donne con autore noto, ben 43 sono stati commessi da immigrati. Dato che la popolazione straniera residente in Italia rappresenta l’8,7% del totale, significa che gli stranieri hanno avuto una propensione al reato di omicidio di donne quattro volte superiore rispetto a quella degli italiani.
Le statistiche del Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale riguardanti il reato di violenza sessuale sono sempre più allarmanti. Dal 2018 al 2023, il 38% delle persone denunciate/arrestato per stupro ha riguardato stranieri, il 9% dei residenti in Italia considerando anche i clandestini. Gli immigrati hanno una propensione al reato di violenza sessuale 6 volte superiore rispetto a quella degli italiani. I clandestini, addirittura, 25 volte superiore. Nello specifico, 11.141 donne sono state stuprate da stranieri, 4.231 da immigrati irregolari.
La Germania ostaggio degli immigrati
Dal libro “Le vite delle donne contano”
Da gennaio del 2015 al settembre del 2023, in Germania, sono stati registrati complessivamente 2.670.447 immigrati che hanno presentato la domanda di asilo. In prevalenza, sono arrivati in territorio tedesco nel 2015 dalla rotta dei Balcani. Gli immigrati censiti erano in larga maggioranza provenienti dal Medio Oriente, incendiato dalle Primavere Arabe e dalle guerre «esportatrici di democrazia». Dopo l’arrivo di più di un milione di richiedenti asilo in un solo anno in Germania, nel 2016, l’Unione europea, su forte spinta dell’allora cancelliere Angela Merkel, concluse un accordo con la Turchia per bloccare il flusso di immigrazione a fronte di stanziamento di sei miliardi di euro. Ma ormai un così ingente arrivo di immigrati in un periodo così breve, aveva cambiato per sempre la fisionomia dello Stato.
Ciò lo si può riscontrare dai dati sulla criminalità degli stranieri pubblicati nel rapporto dell’Ufficio federale della polizia criminale. Dal primo gennaio al 31 gennaio del 2023, il numero di reati in cui sono stati coinvolti immigrati sono stati 254.923, numero in aumento del 28,9% rispetto lo stesso periodo del 2020. Nello specifico, sono stati registrati 52.608 crimini violenti e contro la libertà personale con autori immigrati, 4.852 reati legati agli abusi sessuali e 258 crimini contro la vita.
Nel 2013, prima della grande ondata di immigrazione, le violenze sessuali censite erano 9,2 ogni 100.000 abitanti mentre, nel 2023, 14,4 ogni 100.000 abitanti, ovvero un aumento del 57%. Nel 2023, il 41% degli autori di crimini arrestati o denunciati non aveva la cittadinanza tedesca…
L’emergenza criminalità d’importazione nel Regno Unito
Dal libro “Le vite delle donne contano”
In un rapporto dell’ottobre del 2023, pubblicato dal governo britannico, si legge che, dall’aprile del 2021 al marzo 2022, il tasso di arresto su mille persone riguardante i «bianchi» è dell’9% mentre è del 21,2% per i «neri». Decisamente preponderanti poi gli arresti che hanno riguardato africani, pakistani e bengalesi.
In un altro rapporto dell’Office for National Statistics, riguardante gli omicidi in Inghilterra e Galles nel triennio compreso tra marzo 2021 e i marzo 2023, si evince il 68% dei condannati era bianco.
«Si trattava di una rappresentanza inferiore rispetto alla popolazione generale, circa l’82% della popolazione residente», evidenziava il rapporto dell’ufficio statistico britannico. Ciò significa che ben il 32% dei condannati per omicidio apparteneva a etnie non bianche, le quali rappresentano solo il 18% della popolazione residente in Inghilterra e Galles…