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Roma, 10 giugno – Si sono appena concluse le elezioni europee. Per quanto riguarda i partiti italiani maggiori, a differenza di altri Paesi europei, non si sono state particolari sorprese rispetto alle politiche del 2022. Due risultati hanno però destato l’interesse degli elettori: la clamorosa débâcle di Più Europa di Emma Bonino che si è presentata alle urne con Italia Viva di Matteo Renzi e l’alta percentuale di votanti che ha scelto Alleanza Verdi e Sinistra del duo dinamico Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. C’è qualcosa che lega queste due formazioni politiche oltre a una simile ideologia politica.
Soros sta diversificando gli investimenti in Italia
Credo di essere stata la prima in Italia ad aver tracciato i finanziamenti elargiti dalla speculatore George Soros a partiti politici, Ong e associazioni. Per quanto riguarda la politica, l’autore dell’attacco alla lira del 1992 sostiene economicamente Radicali e Più Europa da tre decenni. Emma Bonino si era detta addirittura orgogliosa di aver ricevuto fondi dallo spietato speculatore: «Dal 1994, Soros ci aiuta e lo rivendico». Per la campagna elettorale del 2022, come confermato dall’allora segretario Benedetto Della Vedova, Più Europa ricevette una donazione da un milione e mezzo di euro dallo speculatore, il quale «non ha niente da chiederti in cambio». Qualche mese fa, venne reso noto che diversi esponenti del Partito Democratico avevano ricevuto fondi dall’Associazione Agenda, la quale aveva beneficiato di una mega donazione da Demokrati Pluralism Stiftelsen, fondazione svedese guidata dall’imprenditore Daniel Sachs, vicepresidente della Open Society Foundations di Soros. L’obiettivo della Demokrati Pluralism Stiftelsen (Democrazia e Pluralismo) è quello di «promuovere società libere e giuste e democrazie pluralistiche, sostenendo le organizzazioni no-profit in Europa che lavorano verso questo obiettivo comune».
Chi sono i beneficiari dei fondi dell’associazione Agenda
L’Associazione Agenda è stata creata il 13 luglio del 2022, nemmeno una settimana prima della caduta del governo Draghi, dall’ambientalista americana Jessica Shearer, membro dello staff di Barack Obama durante la campagna presidenziale del 2008, e da alcune esponenti del Pd, tra cui Caterina Cerroni, segretaria nazionale dei Giovani democratici, Rachele Scarpa, la più giovane deputata della XIX legislatura, a cui la segretaria Elly Schlein ha affidato le deleghe su giovani e salute, e Sofia Di Patrizi, attivista femminista divenuta nel 2023 la portavoce metropolitana delle Donne democratiche di Genova. Il 19 agosto 2022, Agenda aveva già incassato una prima donazione di 800mila euro da parte della Demokrati Pluralism Stiftelsen, alla quale seguì l’anno successivo un altro bonifico da 275mila euro. Tra i big del Pd, Agenda ha finanziato anche Giuseppe Provenzano, già ministro del Sud e attuale deputato dem, il quale fa parte della squadra della segretaria Schlein come responsabile Esteri.
Social Changes ha finanziato Fratoianni
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Alle politiche del 2022, Agenda aveva sostenuto la campagna elettore di Ilaria Cucchi, candidata nell’Alleanza Verdi e Sinistra, con 150.729 euro in beni e servizi. Tramite la sua Social Changes, Jessica Shearer aveva già finanziato diversi esponenti della sinistra italiana, tra cui il deputato Nicola Fratoianni e il senatore del Pd Antonio Misiani. Social Changes ha pure finanziato Ouidad Bakkali, deputata del Pd e vicesegretaria del partito in Emilia-Romagna, Valentina Ghio, deputata del Pd ed ex sindaco di Sestri Levante, Marta Bonafoni, luogotenente della Schlein a Roma e coordinatrice della segreteria nazionale dem, Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione e vicesegretaria Pd Genova, e il parlamentare Marco Sarracino, responsabile coesione, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd.
In altre parole, Agenda e Social Changes hanno distribuito fondi a pioggia a beneficio di diversi esponenti di partiti di sinistra. Sebbene sia tutto legale e regolarmente tracciato, possiamo però discutere sull’opportunità morale di questi finanziamenti provenienti da fondazioni estere e da personaggi che vorrebbero imporre in Italia una propria agenda politica che difficilmente si coniuga con le reali esigenze della nostra Nazione.
Dei finanziamenti di Soros a partiti, associazioni e Ong, ne avevo già parlato in un precedente articolo pubblicato su Il Primato Nazionale.