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Roma, 24 mag – «Dal 1994, Soros ci aiuta e lo rivendico», aveva dichiarato con orgoglio Emma Bonino in merito ai finanziamenti ricevuti dallo speculatore George Soros. Negli ultimi anni si è detto e scritto molto sull’amicizia tra la Bonino e Soros. Facciamo un po’ di ordine e vediamo cosa ci sia di reale. Per meglio capire, inquadriamo prima la figura della fondatrice di Più Europa, partendo dagli anni ’70. Nel 1973, fonda a Milano il Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto, dove vengono fornite informazioni e assistenza su contraccezione, sterilizzazione e aborto, organizzando prima viaggi verso le cliniche londinesi e poi gestendo consultori clandestini in cui si pratica l’interruzione di gravidanza. In seguito, la Bonino si autoaccusò pubblicamente per aver eseguito personalmente 10.141 aborti clandestini, estremamente rischiosi per la salute delle donne perché venivano utilizzate le pompe per biciclette. Dopo solo una settimana di carcere, la Bonino venne rilasciata. Questo evento segnò la sua ufficiale entrata in politica nelle file dei Radicali.
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