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Roma, 17 mag – «Il danno fatto è incommensurabile. Nessuno sa come anni di dogma ideologico, trattamento inappropriato e una colpevole incapacità di considerare il benessere mentale generale dei bambini curati dalla Tavistock Clinic, influenzeranno le migliaia di persone indirizzate al suo Gender Identity Development Service», scriveva il Times nel luglio del 2022. Il governo britannico dispose la chiusura della Tavistock, accusata da una commissione indipendente di dispensare troppo superficialmente i farmaci bloccanti della pubertà ai minorenni.
La clinica era diventata una vera e propria fabbrica di bambini trans dove venivano somministrati con leggerezza i farmaci bloccanti della pubertà dei quali, ancora oggi, non si conoscono tutti affetti avversi a lungo termine. È noto che la triptorelina, ad esempio, può causare la riduzione della densità minerale ossea e della massa muscolare, l’alterazione di colesterolo e dei trigliceridi, la diminuzione della crescita e del quoziente intellettivo. Inoltre, non esistendo studi adeguati ed esaustivi di follow-up, non appare riportata in maniera. soddisfacente la reversibilità degli effetti collaterali.
Infatti, nell’aprile del 2024, il Regno Unito ha ripensato alla somministrazione dei farmaci bloccanti della pubertà: somministrazione solo in casi eccezionali per fermarne l’uso sconsiderato e non monitorato.
Sulla clinica Tavistock, infiltrata da associazioni Lgbt che spingevano i medici a incoraggiare la transizione di genere di ragazzini giovanissimi, ho scritto un articolo il 15 agosto 2022, pubblicato su Il Primato Nazionale.
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/tavistock-clinica-orrori-lobby-lgbt-241611